Un attore squattrinato si aggira in un vecchio teatro abbandonato. Aspetta. Che cosa? Che finisca il temporale. Nel frattempo, gioca con un vecchio teschio – si chiama Yorick, il testo, non l’attore-. Ripassa la parte. Riflette. Ma la sua solitudine dura poco: sei spettri si aggirano nel vecchio teatro. Sulle vecchie tavolacce del palcoscenico si è consumata la loro vita, secoli prima, durante una violenta epidemia di peste. Sepolti vivi in una quarantena diventata eterna: e lì sono rimasti. Un po’ per noia (perché l’eternità può essere a volte noiosa) un po’ per gioco, replicando ogni sera, davanti ad una platea vuota vecchi successi.
Questa volta, però, c’è un problema (that is the question): gli spettri non possono mettere in scena il loro vecchio cavallo di battaglia, l’Amleto: manca lui, Amleto, il protagonista. Fuggito, dileguatosi, sparito. Come … uno spettro. I sei personaggi questa volta non sono in cerca di un Autore, ma di un Amleto. E allora? Niente paura: eccolo lì: davanti ai loro occhi. L’attore capitato per caso in una notte buia e tempestosa avrà l’onore (esperienza irripetibile per un attore vivo) di recitare con degli spettri.
Gli spettatori non si stupiscano: solo in teatro può accadere che i vivi e i morti siano così vicini da scambiarsi le parti. Sempre che questi personaggi (un po’ irascibili e anarcoidi) accettino di mettere in scena ancora una volta l’Amleto o non siano tentati di uscire di scena una volta per tutti. Ma, gli spettatori stiano tranquilli: il Capocomico farà di tutto per evitare che questa sera non si reciti a soggetto.

SCRITTO E DIRETTO da IGNAZIO LAZZIZZERA

ATTORI: Massimo Ghiro – Massimo Zen – Morena Garbin – Francesco Modena – Tiziana Minchillo – Marianna Toffano – Aurora Fontana