Ignazio Lazzizzera

Ignazio Lazzizzera

Nasce a Terlizzi in provincia di Bari nel 1976 e fino al 2002 è vissuto nella città di Molfetta. Nel 2000 si Laurea in Lettere moderne presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Bari con una tesi in Letteratura teatrale sul rapporto tra scrittura e oralità nella Commedia dell’Arte. Nel 2004 si abilita all’insegnamento di materie letterarie negli istituti superiori di secondo grado, presso la SSIS del Veneto. Dal 2004 al 2007 insegna in provincia di Brescia; dal 2007 si trasferisce a Padova e svolge supplenze in diverse scuole della provincia padovana; dal 2015 è docente di Lettere presso il Liceo Artistico “Pietro Selvatico”.

Svolge attività teatrale dal 1994.

La sua formazione avviene “sul campo”, attraverso laboratori di formazione e spettacoli con personalità che operano da anni nel campo teatrale in qualità di formatori, attori, registi, autori: Salvatore Marci, Vito d’Ingeo, Francesco Tammacco, Umberto Binetti, Lino De Venuto. Col musicista Giovannangelo De Gennaro segue un laboratorio di formazione sulla vocalità.

  • Dal 1995 al 1998 lavora presso l’Associazione Teatrale Teatrermitage, con la quale ha messo in scena in qualità di attore gli spettacoli teatrali, Alice nel paese delle meraviglie e Ultima venne la luna, con la regia di Vito d’Ingeo, tratti rispettivamente dall’omonimo romanzo di L. Carroll e dai racconti di  I. Calvino.
  • Dal 1999 lavora presso l’Associazione Teatrale Grammelot di cui è socio fondatore. Il gruppo sviluppa una ricerca teatrale che si rivolge sia agli adulti che ad un pubblico più giovane. Presso questa associazione collabora in qualità di attore alla messa in scena degli spettacoli Sancio e Chiscio (2000), Malombre… quasi Amleto (2001), scritti e diretti da Salvatore Marci. Contemporaneamente si dedica al teatro di strada partecipando in qualità di attore nello spettacolo La gatta cenerentola. Sempre nell’ambito del teatro di strada, con l’attore Francesco Tammacco e il musicista Federico Ancona è ideatore e interprete nello spettacolo In Vino Veritas.
  • Nel 1999 entra a far parte dell’associazione culturale Quarta Ipotesi Performing Art Center diretta dal regista Umberto Binetti, in cui svolge attività di ricerca nell’ambito dell’antropologia teatrale.
  • Dal 2000 al 2002 svolge in qualità di formatore laboratori teatrali presso le scuole medie inferiori Alessandro Manzoni di Andria, Cesare Battisti di Bisceglie. Durante l’anno scolastico 2001/2002 conduce presso il Liceo Scientifico di Molfetta il laboratorio drammaturgico Icarus in stretta collaborazione con il docente di Letteratura inglese, finalizzato a stimolare i ragazzi alla lettura, stesura e interpretazione di un testo teatrale. Il percorso laboratoriale si è concluso con la realizzazione di un testo La vita è sogno liberamente ispirato liberamente all’omonima opera di Calderon de la Barca.
  • Nel 2001 è interprete nello spettacolo Nietzsche (Il viandante) scritto e diretto da Lino De Venuto.
  • Tra il 2007 e il 2009 organizza e conduce i laboratori teatrali presso l’Istituto Tecnico Statale “Giacinto Girardi” di Cittadella, firmando la regia e la drammaturgia dei seguenti spettacoli: Amleti da legare (2008) e A midsummer lovedrink in blues (2009), entrambi liberi adattamenti da Shakespeare. Gli spettacoli sono andati in scena al Teatro Sociale di Cittadella e al Teatro Palladio di Fontaniva.
  • Nel 2007 scrive a quattro mani con Salvatore Marci il testo per lo spettacolo teatrale Millenovecentotredici. La cantata degli ombrelli, ispirato ad un episodio della vita di Gaetano Salvemini.
  • Nel 2008 partecipa al Corso di formazione per docenti “Utilizzo delle tecniche teatrali nella didattica” condotto dal prof. Alberto Riello.
  • Dal 2009 al 2014 ha collaborato con il Circolo culturale Auser di Tombolo dando vita con la prof.ssa Romanelli a lezioni-spettacolo sulla Divina Commedia e sul Decameron (cimentandosi, in particolare, nella lettura di terzine dantesche e di novelle); ha tenuto conferenze su Il principe, sul cinema di Pier Paolo Pasolini, su Macbeth e su Don Chisciotte.
  • Nel 2009 in occasione della presentazione ufficiale presso palazzo Moroni del libro del 1526 di Aloyse Cynthio De Gli Fabritti “Libro della origine delli volgari proverbi”, all’interno di un dibattito condotto da Ruggero Chinaglia, editore, Andrea Molesini, docente di critica letteraria, Francesco Saba Sardi, scrittore, Elisabetta Selmi, docente di letteratura italiana, legge alcuni passi in terzine dell’opera.
  • Nel 2010, in collaborazione con la prof.ssa Simonetta Burnelli, mette in scena una performance sulla Shoah con studenti dell’I.T.S. “Girardi” in occasione della giornata della Memoria.
  • Dal 2016 organizza e conduce i laboratori teatrali del Liceo Artistico Selvatico, collaborando con l’indirizzo di Scenografia, Design della Moda e con l’artista Antonio Panzuto per la realizzazione di spettacoli teatrali messi in scena dalla Compagnia del Teatro d’Arte del Selvatico, costituita dagli studenti della scuola. Questi spettacoli sono stati inseriti nella rassegna “Portello segreto” curata dall’Associazione  culturale Fantalica. Nello specifico, cura la regia e la drammaturgia dei seguenti spettacoli:
  • Sogno di una notte di mezza estate, (2017) andato in scena in piazza Portello e al Teatro Verdi;
  • Nessuno ci crede (2018), liberamente ispirato al Barone rampante di Italo Calvino, rappresentato al parco Fistomba e nell’oratorio di Sant’Elena;
  • La leggerezza, per esempio (2019) liberamente ispirato alle Lezioni americane di I. Calvino.
  • Nel 2019 cura, infine,  la parte teatrale degli eventi performativi legati al progetto Ripensando Leonardo, col quale il liceo Selvatico, attraverso installazioni, musiche dal vivo, reading, ha celebrato i cinquecento anni dalla morte del grande artista italiano.

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