Nicol Ranci

Classe 1983, Nicol Ranci è un’artista originaria della provincia di Padova.

Attualmente lavora come guida museale presso Palazzo Zabarella a Padova, Nicol si impegna
anche nell’ambito della didattica con progetti educativi nelle scuole, nei centri per persone con
disabilità e nei centri socio-educativi. Condividendo la visione di Bruno Munari sul ruolo dell’arte
nel mondo dell’infanzia, fermamente convinta che “le mani pensano”, Nicol riconosce il potere
formativo dell’arte e ne promuove l’inclusione nelle esperienze educative.

Forte di una laurea magistrale in storia dell’arte medievale-moderna dell’Università degli Studi di
Bologna conseguita con il massimo dei voti, possiede una vasta esperienza pratica nel campo
della produzione artistica. L’arte è diventata una compagnia di viaggio costante per Nicol. La
motivazione che spinge un artista a creare le proprie opere, secondo lei, è l’urgenza, il
sentimento di non poterne fare a meno.

Nel corso della sua carriera, ha ricevuto vari riconoscimenti, degni di nota la vittoria a un
Concorso nazionale di pittura e grafica nel 2016 e la Medaglia del presidente del Senato della
Repubblica a un altro concorso nel 2018. Una mostra personale organizzata dalla Galleria “Il
melograno” nel 2019 a Livorno è stato un momento significativo nella sua carriera.

Nicol utilizza la carta come supporto per i suoi lavori. La sua tecnica è cambiata nel corso degli
anni, passando da disegni in bianco e nero a un’esplosione di colori. Utilizza generalmente
tecnica mista, tra cui matite, gessi, acrilici, chine, biro, scolorina, acquerelli, pastelli e pennarelli.
Nei suoi lavori, cerca sempre di raccontare con ironia la vita quotidiana, utilizzando il disegno
come mezzo diretto di comunicazione tra la mente e la mano.

Come artista, Nicol ama sperimentare e ampliare i propri orizzonti. Oltre alle opere grafiche,
espande la sua pratica artistica attraverso installazioni site-specific e progetti fotografici. Questa
volontà di esplorare diverse forme espressive le consente di arricchire il suo percorso creativo e
di trasmettere nuovi messaggi attraverso l’interazione con lo spazio e la fotografia. La sua
passione per l’arte e la dedizione nel condividere la sua conoscenza attraverso l’insegnamento
e la realizzazione di progetti educativi dimostrano il suo impegno nel diffondere l’importanza e il
valore dell’arte nella società odierna.

La critica Barbara Codogno ha descritto le opere di Nicol come un linguaggio antico della
narrazione femminile, capace di aprire nuove porte sul presente. Nicol si identifica con la
definizione di un’artista che disegna il futuro e continua a interrogarsi sul profondo significato
che anima la sua creatività. I suoi disegni, che fungono spesso da diario illustrato con una
componente autobiografica, le permettono di ritrarsi e comunicare ciò che a volte è difficile da
esprimere a parole. Nicol crede fermamente che tutti noi abbiamo il bisogno costante di sognare
e volare.