Descrizione

La Chiesa del Torresino e l’oratorio di San Bovo – Visita Guidata
Il ciclo d’incontri culturali e visite guidate Pomeriggi d’Arte 2020-2021 sarà un percorso che andrà a toccare monumenti pubblici e privati, più o meno conosciuti della città, che sono o sono stati collegati al concetto di solidarietà nella città di Padova
Pomeriggi d’arte – Padova – 2020/2021
La quinta tappa del ciclo di incontri e visite guidate connesse al concetto di solidarietà nella città di Padova, prevede la:
La Chiesa del Torresino e l’oratorio di San Bovo – Visita Guidata
16 gennaio 2021
La chiesa fu edificata nel 1718 con il nome originario di Santa Maria del Pianto, secondo progetto di Gerolamo Frigimelica.
Essa è detta del “Torresino” per la torretta che corona la cupola e che deriva, pare, da una torre simile che sorgeva sulle antiche mura della città nel luogo stesso in cui fu fondata la chiesa. In essa si conserva un’immagine miracolosa della Vergine Addolorata,che cominciò a divenire operatrice di miracoli nel 1450.
L’edificio è a pianta centrale presenta un frontone triangolare, spezzato inferiormente e pittoricamente mosso per mezzo di un bassorilievo che termina con varie statue ed angeli nella parte superiore realizzate da Francesco Bonazza, scultore padovano.
Gli slanciati campanili cilindrici e merlati, sono disposti all’innesto dell’atrio con il corpo centrale, accentuando l’effetto scenografico dell’insieme. All’interno, al centro, sotto la cupola sorretta da otto colonne corinzie, sta l’altare maggiore.
Varie sono le opere scultoree attribuite per lo più allo stesso Bonazza, raffiguranti San Giovanni, la Madonna Immacolata e una serie di otto statue delle Virtù ( Pazienza, Prudenza, Verginità, Purezza, Umiltà, Carità, Castità e Innocenza).
L’Oratorio di San Bovo, in prossimità della chiesa, fu costruito dalla Fraglia dei Bovai nel secolo XVI e subì radicali trasformazioni specialmente nel secolo XIX. Nel 1907, in conseguenza dell’ampliamento del Seminario, a cui era adiacente, esso venne trasferito dalla parte opposta della via quasi di fronte alla chiesa del Torresino. Gli affreschi, che decoravano le pareti del Capitolo superiore, vennero staccati dalle pareti originarie e trasferiti in quelle nuove. Essi illustrano i fatti della Passione di Cristo.