Data Inizio
22 Marzo 2026 - 15:30
Data Fine
Indirizzo
Via M. Cesarotti, 37, 35123 Padova PD Vedi la mappa
La rassegna Pomeriggi d’arte nasce per far riscoprire ai cittadini la propria città attraverso un percorso tematico che conduce il partecipante a conoscere luoghi più o meno noti attraverso un taglio originale e insolito. Per l’anno sociale 2025-2026 l’associazione culturale Fantalica APS ha scelto come filo conduttore “MISTERI E SIMBOLI IN CITTÀ” che porterà i cittadini a visitare i complessi monumentali che meglio conservano e testimoniano la complessa stratificazione di simbologie e significati collegabili alla storia della città, con le sue tradizioni e credenze. Un intreccio straordinario che ancora oggi giunge a noi celato da un’aura di mistero che rende ancora più affascinanti i manufatti, i luoghi e i monumenti che li racchiudono.
ODEO CORNARO – Visita guidata
Pomeriggi d’arte – 2025/2026
La sesta tappa del ciclo di visite guidate prevede:
ODEO CORNARO- VISITA GUIDATA
La Loggia e l’Odeo di Alvise Cornaro. Centro di arte e cultura del Rinascimento padovano
– Visita Guidata –
domenica 22 marzo 2026 – ore 15.30
La Loggia e l’Odeo Cornaro sono quanto rimane di un più ampio complesso di edifici e giardini, tra le massime testimonianze del Rinascimento padovano ed espressione degli interessi culturali del suo ideatore: Alvise Cornaro (Venezia, 1480/84 – Padova, 1566).
Studioso di idraulica e imprenditore agricolo, il Cornaro fu teorico dell’architettura, promotore delle arti figurative e mecenate degli artisti chiamati a lavorare nella sua “corte”, ritrovo privilegiato dei più illustri protagonisti della vita intellettuale cittadina.
La Loggia, datata 1524, venne eretta su progetto dell’architetto veronese Giovanni Maria Falconetto: costituisce la prima concreta realizzazione in terra veneta della frons scenae di epoca romana, ossia la scena a portico su base rialzata, scandita da arcate e pilastri compositi, ornata con fregi e chiusa da un fondale rappresentativo.
Realizzata in pietra di Nanto, la Loggia mostra particolari decorativi desunti direttamente dall’arte antica come il motivo a metope e triglifi dell’architrave o la Vittoria alata sopra l’arcone centrale, presentando nel piano superiore, innalzato dopo il 1524, una serie di finestre cieche a timpano triangolare in cui trovano posto le statue di Diana, Venere Celeste e Apollo. Sul suo sfondo, Angelo Beolco detto il Ruzante recitava le sue commedie alla presenza del mecenate Alvise. La volta della Loggia ospita, entro cornici geometriche, una serie di stucchi e pitture con figure mitologiche, il cui significato allegorico risulta ancora oscuro. L’identità degli autori di tali scene è sconosciuta, ma si può ipotizzare che fossero artisti di formazione romano-mantovana.
Risale invece verosimilmente al 1530 la costruzione dell’Odeo, luogo deputato alla musica e alle conversazioni erudite. La facciata, di semplice struttura, si articola in due piani; quello terreno è animato da una nicchia centrale fiancheggiata da finte finestre che ospitano due rilievi figurati rappresentanti le allegorie del Sole-Giorno (a sinistra) e della Luna-Notte (a destra), mentre quello superiore presenta un loggiato coperto da volta a botte.
La volta ad ombrello, nel vano centrale dell’Odeo, mostra splendide decorazioni a grottesche su fondo chiaro, primo esempio a Padova di questo motivo diffusosi a Roma e Mantova nella prima metà del Cinquecento a seguito alla scoperta della Domus Aurea di Nerone. Tali affreschi sono stati attribuiti a Gualtiero Padovano.
Nelle sale attigue si aprono ariosi paesaggi attribuiti a Lambert Sustris, artista originario di Amsterdam ma operante, a partire dal terzo decennio del XVI secolo, a Roma, Venezia e Padova; è ipotizzabile che gli stucchi siamo opera dei figli del Falconetto e soprattutto di Tiziano Minio, scultore attivo nell’Odeo negli anni compresi fra il 1534 e il 1537.
La Loggia e l’Odeo Cornaro
Nel cuore silenzioso di Padova, tra pietra e memoria, sopravvive un angolo di sogno rinascimentale: la Loggia e l’Odeo Cornaro, frammenti preziosi di un’antica “corte” ideata da Alvise Cornaro, raffinato mecenate, pensatore e imprenditore visionario. Qui l’architettura dialoga con il mito, la scena si fa tempio del pensiero e l’arte diventa voce delle passioni umane e celesti.
Accogliendo i visitatori con la solennità di una frons scenae romana, la Loggia — progettata nel 1524 da Giovanni Maria Falconetto — si presenta come uno scrigno di simboli classici: metope e triglifi, la Vittoria alata, statue divine che vegliano dall’alto. Questo spazio fu pensato per il teatro, per dare corpo alle parole del Ruzante e agli ideali umanistici di una nuova civiltà delle arti. La volta decorata, tra stucchi e figure mitologiche dal significato ancora arcano, ci invita oggi a scrutare un universo simbolico di cui abbiamo appena iniziato a decifrare i codici.
Nel più raccolto Odeo, nato attorno al 1530 per le arti della musica e del dialogo sapiente, lo stupore si rinnova nella sala ottagonale interamente decorata da grottesche, antesignane padovane di quel gusto archeologico e fantasioso nato dalla scoperta della Domus Aurea. Qui, e nelle sale attigue, l’immaginazione si fa rito: satiri, vasi, candelabri e indovini velati sembrano evocare antichi saperi, alchimie perdute, legami con la ciclicità della natura e i suoi segreti.
La Loggia e L’Odeo rappresentano un dialogo armonioso tra pittura, scultura e architettura. Simboli e misteri si celano nella decorazione del complesso monumentale.
Evento a pagamento su prenotazione.
1° Turno
POSTI DISPONIBILI
Circa 90 min.
a cura di Associazione Culturale Fantalica
- 12,00€ Contributo per i soci dell’Associazione Fantalica, Associazione Progetto Portello, Associazione Villeggiando, Coop.
- 18,00€ Contributo per i non soci.
- 8,00€ Contributo per ragazzi 6-17 anni.
- Gratuito Per bambini dai 0 ai 5 anni.
Per partecipare è necessario iscriversi entro e non oltre 17 marzo 2026 versando il contributo presso l’Associazione Fantalica.